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Obbligo nel settore privato e controlli
A partire dal 15 ottobre 2021 tutti i dipendenti a qualsiasi titolo (compresi tirocinanti ed apprendisti) e chi presta attività lavorativa in base a contratti esterni, dovrà esibire il Green Pass per accedere al luogo di lavoro.
Solo i soggetti esenti dalla campagna vaccinale, sulla base di idonea prescrizione medica, non dovranno esibirlo.
Spetta ai datori di lavoro effettuare i controlli, che potranno essere svolti anche a campione: i datori dovranno quindi predisporre le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche entro il 15 ottobre. I soggetti incaricati del controllo, che dovrà avvenire preferibilmente al momento dell’ingresso, dovranno essere individuati per iscritto.
Sanzioni per dipendenti e datori
I lavoratori sprovvisti di Green Pass rischiano la sospensione immediata dalla prestazione lavorativa e la sospensione dallo stipendio e da altri compensi, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
I datori di lavoro che non effettuano i controlli rischiano sanzioni da 400 a mille euro, mentre i dipendenti e gli autonomi che verranno sorpresi in un luogo di lavoro senza il pass rischiano una sanzione da 600 a 1.500 euro.
Nuove regole sui tamponi
La validità dei tamponi molecolari è stata estesa a 72 ore, mentre quella dei tamponi antigenici rimarrà pari a 48 ore.
Green Pass e privacy
Dal punto di vista privacy quest’attività comporta un trattamento di dati personali e pertanto i datori di lavoro dovranno mettere in atto alcune misure per garantire un trattamento corretto degli stessi, cioè:
Cosa fa OTTIMA
Ottima, nell’ambito del servizio di consulenza privacy, affianca aziende e studi professionali nell’adeguamento in materia di privacy e può fornire supporto per rendere l’attività di controllo del Green Pass conforme alla normativa.
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