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Ogni anno, i professionisti devono proteggersi da controlli effettuati dalla Guardia di Finanza per evitare contestazioni riguardanti violazioni delle norme antiriciclaggio. La disciplina sull'Antiriciclaggio impone ai professionisti una serie di adempimenti riguardanti l'organizzazione dello studio e la gestione del fascicolo della clientela. Di seguito sono elencati i passaggi che il professionista deve seguire:
Le operazioni non soggette agli obblighi antiriciclaggio sono estremamente limitate.
In generale, per distinguere le attività rilevanti da quelle che non lo sono, si utilizzano i seguenti criteri:
1. Prestazioni esplicitamente escluse dalla normativa, come ad esempio quelle riguardanti l'amministrazione del personale, la redazione e la trasmissione di dichiarazioni fiscali, gli invii telematici di bilanci e altre pratiche simili.
2. Prestazioni a rischio non significativo, poco significativo, abbastanza significativo o molto significativo, come definite dalla Regola Tecnica n. 2 del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e dalla Regola Tecnica n. 2 del Consiglio Nazionale degli Odontoiatri e dei Protesisti Dentari (CNOCDL).
Questi criteri aiutano a stabilire se un'operazione rientra o meno nei requisiti antiriciclaggio, garantendo una maggiore chiarezza e conformità alle normative vigenti.
Le sanzioni per il mancato adempimento degli obblighi antiriciclaggio includono:
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